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venerdì 14 agosto 2015

San Marcuola


Corte Grandi

Case popolari veneziane costruite a fine '300, sovvenzionate dallo Stato e costruite dalle "Schole Grandi" in cooperativa a scopo assistenziale. La tipologia di case a schiera sarà fatta propria dall'Inghilterra 500 anni dopo in epoca industriale. Qui siamo alle Corte Grandi alla Giudecca.


Corte del Milion


Campo Santa Maria Formosa

Il «Campo di S. Maria Formosa» è cospicuo per varii palazzi. Al «Ponte di Ruga Giuffa», a destra, scorgesi il palazzo Malipiero, poscia Trevisan, architettato nel secolo XVI da Sante Lombardo. Nel centro del campo, presso l'imboccatura della «Calle degli Orbi», il palazzo archiacuto Vitturi. Quindi, passata la «Calle Lunga», gli edifici, pure archiacuti, dei Donato, sopra la porta di uno di quali havvi una testa di marmo collo stemma della famiglia. Qui abitava quell'Ermolao Donato, uno dei capi del Consiglio dei X, che, mentre il 5 novembre 1450, a 4 ore di notte, ritornava a casa, riportò, presso la sua porta, per mano d'uno sconosciuto, varie ferite, le quali, dopo due giorni, lo trassero alla tomba. Fu perciò catturato, posto a tortura, e, benché nulla confessasse, relegato in Candia Jacopo, figlio del doge Francesco Foscari, come sospetto d'aver ordinato l'assassinio.



giovedì 13 agosto 2015

Campo San Trovaso

Campo San Trovaso quando c'era la fontana. Presumibilmente fine '800.



Significato di Campo

Era ben naturale che i nostri padri lasciassero innanzi le chiese uno spazio vuoto per la concorrenza del popolo che frequentava le sacre funzioni. Queste piazze, eccettuata quella di S. Marco, si dissero «Campi», perché, essendo nei primi tempi piantate d'alberi, e lasciandosi in esse crescere l'erba per pasturare i cavalli, le mulette, ed il gregge minuto, ai campi rassomigliavansi. Il «Campo di S. Andrea» si conserva ancora nel suo stato primitivo, meno il canale che gli correva per mezzo, interrato fino dal secolo XVI. Molti poi dei nostri campi sono celebri per istoriche rimembranze. In «Campo di S. Severo», presso la chiesa, ritirossi colla moglie nell'814 Giustiniano figlio del doge Angelo Partecipazio, sdegnato col padre che aveasi associato al solio il figlio minore Giovanni. In quello di S. Pietro di Castello nell'837 la famiglia Mastelizia, poscia Basegio, assalì il suddetto Giovanni Partecipazio, successo nel principato a Giustiniano, e rasigli i capelli e la barba, lo condusse vestito da monaco a Grado.